La storia della cotoletta alla milanese.
La cotoletta alla milanese è uno dei piatti più tipici della cucina milanese e della tradizione culinaria italiana. La sua origine risale al XVIII secolo, quando nella città di Milano esisteva una forte tradizione culinaria basata sul consumo di carni e prodotti di origine animale.
La leggenda narra che sia stata inventata dalla famiglia degli Scalini, cuochi al servizio dei Visconti, in occasione della visita del re di Spagna alla corte di Milano. Gli Scalini avrebbero preparato delle costolette di vitello impanate e fritte in burro, servite su un piatto decorato con fiammiferi accesi, per simulare un effetto scenico di grande impatto.
Tuttavia, questa teoria non è stata mai confermata dalla storia ufficiale e ci sono altre ipotesi sulla sua origine
Secondo alcuni storici gastronomici, il piatto sarebbe stato inventato in realtà a Vienna, dove veniva chiamato “wiener schnitzel”, e sarebbe arrivato in Lombardia grazie ai soldati austriaci.
La cotoletta alla milanese come la conosciamo oggi è una costoletta di vitello tagliata spessa, impanata nella farina, nell’uovo e nel pangrattato e fatta cuocere in padella con burro.
La carne deve essere cotta a fuoco moderato per circa quindici minuti, sino a quando risulta dorata e croccante all’esterno e ancora rosa all’interno.
Oggi è conosciuta in tutta Italia, e viene servita in molti ristoranti e trattorie della città meneghina (e non solo), accompagnata da vari contorni come patatine fritte o insalata mista.
È un piatto molto amato dai milanesi e dai turisti di tutto il mondo, che cercano di assaporare le tradizioni culinarie della Lombardia.